Quanto è buffo il mistero di Lucia Vasini
Spettacolo storico che ha compiuto mezzo secolo di rappresentazioni in tutto il mondo, nei teatri come nelle fabbriche e nelle chiese, il “Mistero Buffo” di Franca Rame e Dario Fo arriva in scena stasera alle 21 al Dehon in una versione particolare con sottotitolo “Parti femminili”. L’interprete è Lucia Vasini, attrice che ha lavorato a lungo anche con la coppia Rame-Fo, alla quale è affidato il compito di tratteggiare le donne che appaiono nella lunga storia che si ispira alle vicende di Gesù, raccontate al tempo dalla stessa Franca Rame. Non c’è niente di sacro o liturgico, ovviamente, ma un affondo nei caratteri umani che nel testo prendono forma di giullari e saltimbanchi, gente del popolo umile ma arguta. I “misteri”, le sacre rappresentazioni medievali, vengono smontati in maniera dissacratoria a favore di una dimensione popolare. In questa moltitudine emergono figure femminili, come Maria, protagonista di un famoso monologo sotto la Croce, con il figlio morente, che se la prende perché nessuno l’aveva avvertita di un finale così tragico. Oppure compare una spaesata Eva, appena nata eppure già adulta, nel Paradiso Terrestre. Dal passato si arriverà al presente attraverso le parole di Shahriyar che racconta di una attraversata nel Mar Mediterraneo mentre la conclusione, come nella tradizione del teatro popolare, sarà un pezzo comico che racconta la storia di “La Parpaja Topola”. Il figlio della coppia, Jacopo Fo, ha scritto per l’occasione i prologhi di alcuni monologhi che rinverdiscono l’uso del grammelot, la particolare lingua inventata da Dario Fo ispirandosi a testi antichi della tradizione giullaresca.
Articolo pubbicato su La Repubblica – Bologna il 6 dicembre 2019.