1-2 febbraio 2019: Tra Colonia e Bonn in Germania un convegno tutto dedicato a Dario Fo. Mario Pirovano porta in scena MISTERO BUFFFO.
Un progetto tutto dedicato alla persona di Dario Fo che prevede, in parallelo alla mostra “Dario Fo a colori” visitabile fino al 15 Febbraio 2019, lo svolgimento del Convegno “Dario Fo” che si terrà il 1° e il 2 febbraio 2019, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia e presso l’Università di Bonn. All’interno dell’evento verrà rappresentato il famoso spettacolo teatrale “Mistero buffo” messo in scena da Mario Pirovano, attore della Compagnia Teatrale Fo Rame dal 1983 e formato dai due artisti.
Recitando monologhi originali da “Mistero Buffo”, l’artista riesce a far rivivere l’atmosfera schietta del teatro di Dario Fo. Si tratta di una commedia umanistica di stampo grottesco-satirico, che è allo stesso tempo teatro epico, ispirato a storie bibliche. Le narrazioni infondono compassione nei confronti dei perdenti ed espongono i potenti al ridicolo.
PROGRAMMA
venerdì 1° febbraio 2019, ore 10.00 – 18.00 presso Istitutot Italiano di Cultura Colonia
Alla prima parte del convegno partecipano: Rosanna Brusegan, Sara Izzo, Anna Barsotti, Paolo Puppa, Alessio Fontana, Mario Domenichelli, Annika Gerigk e Michele Cometa.
Alle 19.00 segue lo spettacolo teatrale Mistero “Buffo” con Mario Pirovano (in lingua italiana). Ingresso gratuito. Vi preghiamodi segnalare la Vostra adesion indicando in oggetto il numero dei partecipanti.
sabato 2 febbraio 2019, ore 10.00 – 19.00 presso Festsaal der Universität Bonn, Am Hof 1, Bonn
Alla seconda parte del convegno partecipano: Maria Carla Papini, Rolf Lohse, Bernardina Rago, Laetitia Dumont-Lewi, Giulia Tellini, Marco Villoresi e Diego Stefanelli.
In seguito, il gruppo teatrale studentesco italo-tedesco D.I.E. Musa metterà in scena la commedia “Coppia Aperta” di Dario Fo e Franca Rame con la direzione di Eugenia Fabrizi.
Dario Fo (1926-2016) è uno dei più importanti e controversi autori italiani del ‘900. Quando, nel 1997, fu conferito il Premio Nobel per la letteratura a questo uomo di teatro, regista ed attore, fu evidente il potenziale di contrasto intorno alla sua persona in tutto l’establishment culturale europeo. I suoi avversari lo qualificavano come clown politico, un ideologo e un polemico, ignorando però la sua intensa elaborazione delle forme teatrali medievali e rinascimentali. Insieme alla moglie Franca Rame, Fo ha sviluppato tecniche di rappresentazione popolari come ad es. il Grammelot (un linguaggio ludico), nonché particolari gestualità e mimica. L’Accademia di Stoccolma ha motivato l’aggiudicazione del Premio Nobel dichiarando che Fo “seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi.“
Il convegno è organizzato dall’Istituto di Romanistica dell’Università di Bonn in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia.
Lo spettacolo verrà rappresentato in lingua italiana.
Ingresso gratuito.