La storia di quello scatto storico nel 1974 alla Palazzina Liberty
Articolo di KATIA RICCARDI
È uno scatto storico, davanti alla Palazzina Liberty di Milano con Dario Fo per festeggiare la vittoria del NO al referendum sul divorzio. Quella ragazza e il suo fotografo, Toni Thorimbert, si sono ritrovati ora. Per scoprire che i loro sentimenti verso il mondo non sono cambiati.
La ragazzina ha il pugno chiuso e un sorriso aperto, sta in equilibrio, sollevata dalla folla si tiene con una mano intrecciata a quella di un ragazzo che la guarda, la soregge, le sorride. Tutti le sorridono da dietro, tutti la guardano per un istante, perché non sta cadendo, ma si sta sollevando. E lei, sopra le teste, si distingue perché sovrastandoli, li rappresenta tutti.
È in piedi sulle spalle di una generazione in lotta, coi capelli spettinati da un vento che stava cambiando insieme a loro. Si trova in un luogo simbolo di Milano (e di tutta una Italia che in quel vento di cambiamento sperava): la Palazzina Liberty, il cuore del teatro che anche stava mutando sull’onda di Dario Fo.
Quella che il fotografo Toni Thorimbert ha fermato in uno scatto è tutta l’energia delle battaglie di un decennio, gli anni Settanta, ancora in bianco e nero, ma che diventerà a colori. Quei ragazzi li chiamavano la generazione beat, battevano il tempo nelle piazze per cambiare le leggi e segnare un futuro. Tensioni sociali, poi, quarantatrè anni dopo, i social network: e la ragazzina ha trovato quel fotografo che le ha cambiato la vita, che mai aveva conosciuto. Gli ha detto il suo nome, si chiama Giovannina.
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